Cultura Crea Plus, promosso dal Ministero della cultura (Mic) e gestito da Invitalia, è l’incentivo per le imprese colpite dall’emergenza Covid-19 che operano nel settore culturale, creativo e turistico. La misura utilizza i fondi del PON FESR “Cultura e Sviluppo” 2014-2020 (Asse Prioritario II).

L’incentivo consiste in un contributo a fondo perduto a copertura delle spese di capitale circolante nella misura massima di 25.000 euro, necessario per il riavvio e il sostegno alle imprese.

 

 Chi può richiedere le agevolazioni? 

 

Possono presentare la domanda di agevolazione:

 

  • PMI, in forma di società di persone o di capitali, anche in forma cooperativa da meno di 36 mesi. Sono esclusi i consorzi e le ditte individuali.

 

  • PMI, in forma di società di persone o di capitali, anche in forma cooperativa, costituite, alla data di presentazione della domanda di agevolazioni, da più di 36 mesi. Sono esclusi i consorzi e le ditte individuali. 
  • i soggetti iscritti al Registro unico nazionale del Terzo settore. Nelle more dell’operatività del suddetto registro, il requisito è soddisfatto con l’iscrizione ad uno dei seguenti registri: 

– registri delle Organizzazioni di volontariato delle regioni, di cui all’art. 6 della legge 11 agosto 1991, n. 266;

– registri delle Associazioni di promozione sociale nazionale e regionali, di cui all’art. 7 della legge 7 dicembre 2000, n. 383;

– anagrafe delle Organizzazioni non lucrative di utilità sociale di cui all’art. 11 del decreto legislativo 4 dicembre 1997, n. 460;

– registri delle Imprese, ai sensi dell’art 5 comma 1 del decreto legislativo 3 luglio 2017 n. 112.

 

Cosa (spese ammissibili)

 

Sono ammissibili alle agevolazioni le spese di capitale circolante, al netto dell’IVA (di cui all’art. 3.1 della Direttiva Operativa n. 238 del 29/03/2021), sostenute successivamente al 23 luglio 2020 e rendicontate entro 180 giorni dalla data di sottoscrizione del provvedimento di concessione alle agevolazioni. Per data di sottoscrizione del provvedimento di concessione delle agevolazioni si intende la data di trasmissione a mezzo pec del provvedimento stesso debitamente controfirmato.

 

Come si presenta la domanda? 

Esclusivamente online dal 07/11/2022, registrandosi nell’area riservata del sito di Invitalia. Alla domanda deve essere allegata tutta la documentazione obbligatoria richiesta. La domanda di agevolazione, unitamente a tutti gli allegati, deve essere firmata digitalmente dal legale rappresentante della società.

 

In quali casi è prevista la decadenza della domanda di agevolazioni?

I casi in cui il Soggetto Gestore procede alla formalizzazione della decadenza della domanda sono i seguenti:

  • se la domanda non è firmata digitalmente dal legale rappresentante del soggetto proponente ai sensi dell’art. 5.3 della Direttiva Operativa ovvero non risulta trasmessa;
  • se non sono presenti o non compilati tutti i documenti elencati al punto 5.3 (lettere a, b, c, d, e, f, g) della Direttiva Operativa. Laddove esplicitamente previsto, un documento è considerato, altresì assente, se non è stato presentato con firma digitale del legale rappresentante;

La domanda decade, inoltre, ai sensi dell’art. 5.5 della Direttiva Operativa, qualora l’eventuale richiesta di integrazioni non venga evasa, tramite PEC, nel termine massimo di 10 giorni.

 

Come avviene l’erogazione delle agevolazioni?

L’erogazione del contributo avviene dietro presentazione di massimo due (2) stati avanzamento lavori (SAL), da presentarsi sulla piattaforma utilizzata per la presentazione della domanda. Il primo sal potrà essere rendicontato in sede di presentazione della domanda di ammissione alle agevolazioni o in alternativa successivamente al provvedimento di concessione delle agevolazioni.

 

Se non mi è stato ancora attribuito il Codice Unico di Progetto (CUP) in che modo posso ottemperare agli obblighi previsti per la tracciabilità delle spese inerenti il progetto?

 

Qualora l’impresa beneficiaria presenti a rendicontazione fatture emesse prima dell’attribuzione del Codice Unico di Progetto (CUP) è possibile presentare in alternativa: 

  1. a) titoli di spesa che riportino nel campo riservato alla descrizione dell’oggetto della fornitura il riferimento al “PON Cultura & Sviluppo 2014-2020” e l’identificativo della pratica;
  2. b) DSAN attestante l’impegno che tali fatture verranno puntualmente elencate nella nota integrativa allegata al primo bilancio successivo all’emissione delle fatture stesse, come inequivocabilmente inerenti al progetto agevolato. In quest’ultimo caso rimane l’obbligo di inviare il bilancio approvato comprovante l’avvenuta annotazione di tali spese.

Tali attestazioni sono consentite esclusivamente nel caso di fatture emesse antecedentemente all’attribuzione del Codice Unico di Progetto (CUP).