In cosa consiste una start-up innovativa? Che forma fiscale può avere? Quante tasse di pagano? La start-up innovativa è una Srl?

La start-up innovativa è un’azienda di nuova costituzione ad alto valore tecnologico e contenuto che deve rispettare una delle seguenti tre condizioni:

  1. Sostiene spesa di ricerca&sviluppo pari almeno al 15% del maggior valore tra fatturato e costo della produzione
  2. Impiega personale altamente qualificato
  3. E’ titolare di un brevetto

Quest’ultima è a tutti gli effetti una società a società a responsabilità limitata.

Il requisito di una start-up innovativa è uno “status” che si ottiene in fase di iscrizione dell’azienda in Camera di Commercio. Tale requisito può essere di durata massima pari a 5 anni e consente di avere svariate agevolazioni fiscali. Una su tutte: IRES agevolata al 5%.

Per costituire una start-up innovativa bisogna andare dal notaio?

La risposta, purtroppo, è sì. Sino a febbraio 2020 si poteva costituire una Srl innovativa direttamente in Camera di Commercio; dopo aver redatto atto costituivo e statuto secondo gli standard ministeriali, si procedeva, dopo il pagamento delle imposte, alla registrazione presso l’Agenzia delle Entrate dello stesso.

Una volta ricevuto, dopo circa una settimana, il protocollo di registrazione da parte dell’Ente, si procedeva all’iscrizione dell’atto costitutivo (futura Srl) in Camera di Commercio, aprendo la partita IVA, Nel programma di compilazione, si doveva indicare con estrema precisione il requisito innovativo.

Purtroppo, ad oggi, questo non è più possibile, in quanto il Consiglio di Stato, sotto proposta del notariato nazionale, ha abrogato tale procedura semplificata di fatto limitando la costituzione di start-up in Italia.

Infatti, i cosiddetti “start-upper” sono dislocati in ogni parte d’Italia e in alcuni caso di trovano sempre all’estero e, dunque, diventa davvero difficile recarsi da un notaio fisicamente.

Da gennaio 2022, tale problematica è stata parzialmente risolta, con le costituzioni online delle Srl.